19 ottobre 2011

Per ricordare Andrea Zanzotto

... morto ieri all'ospedale di Conegliano Veneto in seguito a collasso cardiocircolatorio.


Il 10 ottobre aveva compiuto 90 anni e il suo nome era stato caldeggiato più volte per il Nobel della letteratura. Per Giorgio Napolitano, la terra veneta e l'Italia perdono un grande figlio, un interprete sensibile dell'esperienza di vita e dei sentimenti del suo popolo, una personalità civilmente impegnata nella difesa del patrimonio culturale e dei valori nazionali della nostra Italia.



Colloquio

Per il deluso autunno, 
per gli scolorenti 
boschi vado apparendo, per la calma 
profusa, lungi dal lavoro 
e dal sudato male. 
Teneramente 
sento la dalia e il crisantemo 
fruttificanti ovunque sulle spalle 
del muschio, sul palpito sommerso 
d'acque deboli e dolci. 
Improbabile esistere di ora 
in ora allinea me e le siepi 
all'ultimo tremore 
della diletta luna, 
vocali foglie emana 
l'intimo lume della valle. E tu 
in un marzo perpetuo le campane 
dei Vesperi, la meraviglia 
delle gemme e dei selvosi uccelli 
e del languore, nel ripido muro 
nella strofe scalfita ansimando m'accenni; 
nel muro aperto da piogge e da vermi 
il fortunato marzo 
mi spieghi tu con umili 
lontanissimi errori, a me nel vivo 
d'ottobre altrimenti annientato 
ad altri affanni attento. 


Sola sarai, calce sfinita e segno, 
sola sarai fin che duri il letargo 
o s'ecciti la vita. 


Io come un fiore appassito 
guardo tutte queste meraviglie 


E marzo quasi verde quasi 
meriggio acceso di domenica 
marzo senza misteri 


inebetì nel muro. 



Opere di Andrea Zanzotto

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