Le ferie sono finite, siamo ormai a settembre, a 20 giorni dal mio ultimo post di agosto intitolato Il cuore gli gronda sangue e quasi ad un mese da quello intitolato Chi pagherà i costi di questa crisi? E la manovra è ancora in alto mare. I rimaneggiamenti che ha subito in queste settimane hanno dell'incredibile. Se non fosse una cosa drammaticamente seria, sarebbe una barzelletta tutta da ridere.
I giornali hanno faticato enormemente nel dare conto quotidianamente del balletto delle cifre e dei provvedimenti continuamente rivisti e modificati. L'unica cosa che sembra stare a cuore a questo governo e alla sua maggioranza è di salvaguardare - a saldi invariati - gli interessi dei ricchi e dei potenti, degli amici e degli amici degli amici, scaricando i costi della crisi sui lavoratori, sulle famiglie, sui pensionati, sui servizi che gli enti locali saranno costretti a tagliare.
Dopo 17 anni dalla sua discesa in campo, quello che era il Paese che amo per il premier è diventato un Paese di merda. La vignetta di ElleKappa su Repubblica commenta magistralmente la volgare uscita di Berlusconi.
Nella confusione generale c'è da augurarsi che sia lo sciopero generale, indetto dalla CGIL, a dire qualche parola di verità e a fischiare la fine della partita per un governo inconsistente e, perciò, estremamente pericoloso.
Dopo 17 anni dalla sua discesa in campo, quello che era il Paese che amo per il premier è diventato un Paese di merda. La vignetta di ElleKappa su Repubblica commenta magistralmente la volgare uscita di Berlusconi.
Nella confusione generale c'è da augurarsi che sia lo sciopero generale, indetto dalla CGIL, a dire qualche parola di verità e a fischiare la fine della partita per un governo inconsistente e, perciò, estremamente pericoloso.
Vadano a casa presto, subito!
Ci evitino, per carità, la protesta generalizzata di massa e un nuovo e probabile lancio di monetine.
Abbiano pietà di un Paese che hanno portato nella fogna!
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