07 giugno 2011

Santoro va a La7 e Napolitano a votare

Ai cronisti che, al termine del convegno Cavour e l’Unità italiana, gli chiedevano se domenica si sarebbe recato alle urne, Napolitano ha risposto: Io sono un elettore che fa sempre il suo dovere.
A differenza di Paniz, e di altri membri del suo partito cui si devono le famigerate leggi ad personam, che ieri sera all'Infedele ha dichiarato soavemente di non votare al referendum, cioè di astenersi, con la motivazione sublime di non volersi trovare in conflitto di interessi, avendo votato in parlamento quelle leggi che sono adesso sotto il giudizio popolare. Vorrei vederla la sua attenzione al conflitto di interessi se il quorum anziché al 50 fosse fissato al 25% degli aventi diritto al voto!

Quando si dice conflitto di interessi! Grazie on. Paniz, per la sua onestà intellettuale!
Noi che non ci troviamo mai in conflitto d'interessi, specialmente quando si tratta di compiere il nostro dovere, andremo in massa a votare, anche per lei. Non ne dubiti.

L'uscita agevolata di Santoro dalla RAI ha tolto qualche pensiero al premier ma la calda accoglienza del reprobo a La7 lo infastidisce enormemente. In ogno caso, è stato un buon affare: 
se il premier piange con un occhio, 
il proprietario di Mediaset è contento. 
Smantellare ciò che in RAI produce profitti 
è sempre un buon investimento.
Quando si dice conflitto di interessi!

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