30 marzo 2011

Il nostro NO deciso alla Corte dei Miracoli

 LA CORTE DEI MIRACOLI 
Alla Corte dei Miracoli e alle fumose fantasticherie di questo medico (?) di cui tra l'altro in Vikipedia si legge:
Durante i suoi mandati il debito del comune di Catania non ha fatto altro che crescere, con la conseguenza che la città si trova tuttora in grave crisi finanziaria, con fornitori che aspettano pagamenti da mesi, compresa l'ENEL.
Il 2 maggio 2008 è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione per delle irregolarità nella concessione di contributi previdenziali da parte del Comune ai dipendenti per i danni da 'cenere nera' dell'Etna, 3 giorni prima delle elezioni comunali del 2005 che lo videro vincitore. Nel luglio 2008 risulta indagato, assieme ad altri 40 funzionari comunali, per il buco di bilancio creato durante i suoi otto anni di amministrazione. Ciò nonostante ottiene la carica di deputato che gli concede l'immunità alla condanna del 2 maggio 2008. Nel gennaio 2010 viene rinviato a giudizio, assieme ad altri 13 ex assessori di diverse giunte di centrodestra, per falso ideologico nell'inchiesta sul buco di bilancio da centinaia di milioni di euro dell'amministrazione di Catania. Nel febbraio 2011 è stato condannato a quattro mesi di reclusione per abuso d'ufficio per aver assunto l'autista della moglie, come consulente al Comune di Catania.

Ospite della trasmissione radiofonica Un giorno da pecora, su radiodue, Umberto Scapagnini, deputato del Pdl ed ex medico del Premier, fa le solite apologie del divo Silvio, soffermandosi sulla vita sessuale del premier. Per come me lo ricordo, e non è tantissimo che non lo vedo, vi dico che Berlusconi a letto è uno valido. E alla domanda di Sabelli Fioretti (Ma Berlusconi è un tipo da sveltina?), Scapagnini risponde: Dipende, per me la sveltina media era tre quarti d'ora, ma lui è capace di fare ancora di più.

... noi rispondiamo con questa bella pagina di Danilo Dolci dal blog di Rossella Grenci e con il famoso Carpe Diem di oraziana memoria (che va inteso, però, nel suo senso proprio).
Tu non cercare di conoscere (non è lecito saperlo) quale destino gli Dei abbiano riservato a me e a te, o Leoconoe; e smettila di interrogare la cabala babilonese.
Quanto è meglio sopportare tutto ciò che accadrà, sia che Giove ci abbia riservato più inverni, sia che ci abbia concesso come ultimo questo, che ora sfianca il Mar Tirreno tra le opposte scogliere: sii saggia, mesci il vino e tronca la lunga speranza al breve volger della vita.
E mentre noi parliamo, il tempo invidioso già sarà fuggito: afferra il giorno che passa e fida il meno che puoi nel domani.
Rovesciando il modo di vedere di un mondo in cui la norma viene dettata principalmente dal dominio, è necessario orientarci ad operare in modo che la nuova norma sostenga e promuova la creatività di ognuno, curando quanti ancora non riescono ad assumere questa nuova concezione.
Quando nei più diversi gruppi ognuno, richiesto, riesce a individuare e attuare le condizioni necessarie per realizzare una struttura che favorisca la creatività, individuale e di gruppo, si va ben oltre “l’effetto di addizione delle forze”, ben oltre l’ottimale distribuzione spaziale e temporale dei compiti, l’invenzione di nuovi metodi o di nuove tecniche di produzione o di nuovi compiti. Via via si scoprono nei più diversi contesti, in ogni parte del mondo le essenziali condizioni necessarie: sincerità, coerenza, rispetto reciproco, imparare a empatizzare, imparare come l’emozione ci agisce, disponibilità reciproca, imparare ad ascoltare e osservare, sapere meravigliarsi, imparare a esprimersi, imparare a comunicare, imparare a riconoscere i problemi, sapere immaginare, imparare a riconoscere i profondi interessi personali e comuni, sapere osare, rispetto dei tempi di maturazione, imparare a partecipare e coorganizzarsi, imparare ad affrontare i conflitti in modo nonviolento, imparare a criticarsi, considerare la libertà = spontaneità + intelligenza + coscienza (imparando a riconoscere le conseguenze delle nostre azioni), umiltà, imparare a conquistarsi il silenzio meditativo personale e di gruppo, imparare a identificarsi, eliminare rapporti di dominio e sudditanza instaurando un clima di serenità e di speranza, gioco-musica, riconoscere il valore della pausa, valorizzazione del diverso, imparare a valutare, imparare a scegliere e decidere, riconoscere gli obiettivi, imparare a programmare-pianificare dinamicamente, humor, vedere nel lavoro un produrre necessario alla crescita e alla liberazione propria e comune, imparare anche dai piccoli, imparare dagli errori, imparare a persistere pur disponibili a cambiare attitudini, saper amare, imparare a connettersi con analoghi gruppi potenziando il fronte delle strutture che favoriscono la creatività.
Carpe Diem

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