12 novembre 2010

La commedia è durata troppo: risparmiateci la farsa finale !

Adesso ch'è ora di fare le valigie e sgomberare il palazzo, toh, riscopre la centralità del parlamento. Un Parlamento che ha usato solo per ratificare le sue boiate, che ha sempre disprezzato perchè pletorico e lento davanti alle urgenze dell'uomo del fare, il cui voto avrebbe voluto affidare solo ai capigruppo per accelerarne i lavori, adesso lo invoca per il voto di (s)fiducia. Invece di andare direttamente al Quirinale, come farebbe chiunque per molto meno al posto suo, vuole contare i suoi avversari per poter gridare al ribaltone, per poter urlare contro la congiura di palazzo che vuole azzerare il voto del popolo sovrano. Per tornare alle elezioni con i soliti slogan: non mi hanno fatto lavorare, i giudici e i giornali di sinistra vogliono vedermi finito, le congiure di palazzo, il teatrino della politica, e avanti così. Si andrà sicuramente alla verifica in parlamento e vedremo come andrà.

Penso che questa volta non basteranno le sue abilità tribunizie e populistiche e, in ogni caso, dovrà attendere un po' prima di tornare al popolo sovrano: occorre, quanto meno, correggere la porcata elettorale e qualche altra cosina, ci consenta!
Intanto i topi scappano dalla nave che affonda.


P.S.:
Vergogna! 
Abbi almeno il buongusto di uscire di scena con dignità!
Il tuo padrino ha avuto bisogno delle monetine.

Tu cosa aspetti? Le pastiglie di viagra?



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Ti ringrazio, Victor