... che presume di essere,
- si dedicherebbe seriamente al governo del Paese;
- misurerebbe le parole nei suoi interventi pubblici e non consentirebbe a se stesso e ai suoi ministri esternazioni aggressive, denigratorie, spesso eversive;
- approfitterebbe della larga maggioranza in Parlamento per creare un clima di distensione con le forze di opposizione in modo da avviare la fase delle vere, grandi riforme di cui l'Italia ha estremo bisogno;
- rispetterebbe il ruolo delle opposizioni, senza le quali non può esserci vera democrazia;
- sentirebbe i bisogni espressi nel Paese dalle forze sociali e dal mondo dell'economia e del lavoro proponendo leggi in grado di far fronte alla grave emergenza socio-economica;
- rispetterebbe gli ambiti operativi delle varie istituzioni riconoscendone le funzioni e i ruoli;
- avrebbe considerazione per la stampa libera e la funzione degli organi d'informazione, anch'essi strumenti indispensabili di controllo in una democrazia che voglia dirsi tale;
- si impegnerebbe a creare nel Paese un clima di comprensione, di concordia, di serenità, necessario ad affrontare e risolvere le urgenze di cui sopra, ad avviare un serio processo di crescita e sviluppo e a sconfiggere definitivamente la criminalità organizzata.
Se fosse l'uomo di Stato e di Governo che presume di essere, lascerebbe fuori dall'impegno istituzionale tutte le sue personali urgenze, tutti i suoi privati interessi e si dedicherebbe anima e corpo alla RES PUBLICA, il compito più alto e onorevole cui un cittadino possa essere chiamato, con un pensiero, perchè no, alla memoria che lascerà di sè alle generazioni che verranno e alla storia.
Ma, ahinoi, non è un uomo di Stato e di Governo, è solo un piccolo uomo vanesio, gran venditore di fumo e di sogni, che ha fatto le sue fortune all'ombra della prima repubblica, è sceso nell'agone politico con l'esclusivo obiettivo, neanche celato, di salvaguardare e accrescere il suo patrimonio d'impresa, realizzato con modalità non sempre trasparenti, sempre ossessionato dalla giustizia che lo insegue.
Da quindici anni stressa le istituzioni dello Stato, gli organi di garnzia e di controllo con leggi, decreti e provvedimenti vari, tesi a imporre il principio che l'eletto dal popolo è al di sopra della Legge perchè lui è la legge; divide il paese in uno scontro senza precedenti fra "quelli che amano" e stanno dalla sua parte e i giudici, la sinistra, i comunisti che "nutrono solo odio e invida"; tra le "persone perbene" (quelle che lo amano) e i "coglioni" (quelli che lo detestano).
Che non sia un uomo di Stato e di Governo, lo dimostra l'ultimo decreto salva-liste, spudoratamente illegittimo e anticostituzionale, inteso a consentire la presentazione fuori tempo massimo di una lista mai presentata.
Di fronte a due organi giurisdizionali (il TAR del Lazio e l'ufficio circoscrizionale elettorale presso il tribunale di Roma) che respingono la lista provinciale del Pdl nel Lazio per gravi vizi di forma e di sostanza, un uomo di Stato e di Governo si asterrebbe dall'andare, armi in resta, alla guerra contro i giudici e l'opposizione che gli hanno contestato il suddetto decreto e chiederebbe agli esponenti del suo partito di essere più attenti e puntuali nel rispetto delle regole.
Invece vedremo il capo del maggior partito di governo, nonchè presidente del consiglio, scendere in piazza contro "una sinistra che semina menzogne, invidia e odio" e contro la magistratura che non ha accolto il ricorso, a incitare i suoi con espressioni come "non abbiate timore, sfidate a viso aperto l'arroganza della sinistra: impegnatevi, datevi da fare, scendete in campo, sensibilizzate le forze sane del Paese e convincete tutti a schierarsi dalla parte del buongoverno, dalla parte della democrazia, dalla parte della libertà".
Si rivolgerà direttamente agli Italiani che vedranno "i suoi fuochi d'artificio" per rivendicare di essere il capo del partito del "bene contro il male".
OCCORRE UNA GRANDE FANTASIA PER IMMAGINARLO UOMO DI STATO E DI GOVERNO!
Se tutto quello che scrivi fosse reciproco?
RispondiEliminaNon si può pretendere un certo tipo di comportamento da uno e non da tutti gli altri,
Così mi pare così è.
Ciao
Ma che ti pare, Maurizio! Non riesci a capire che non siamo dal barbiere o al bar dello sport! Stiamo parlando del "miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni"!
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