Chi ha seguito ieri sera Ballarò ha potuto vedere l'onorevole ministro Bondi e il direttore di Panorama Maurizio Belpietro perdere (o fingere di perdere) letteralmente la testa e lanciare insulti e invettive irripetibili alla volta di Franceschini e di Ezio Mauro, direttore di Repubblica, colpevoli soltanto di volere spegare pacatamente il loro punto di vista sulla questione Noemi-papi. Il tentativo evidente dei due supporter del signore di Arcore era quello di coprire con le ingiurie le parole degli altri perchè non arrivassero ai telespettatori.
Forse è così che piacciono al loro signore! Pronti a tutto, fino al ridicolo, per difenderlo sempre e comunque anche quando la difesa appare dissennata.
Forse è così che piacciono al loro signore! Pronti a tutto, fino al ridicolo, per difenderlo sempre e comunque anche quando la difesa appare dissennata.
E dunque abbiamo visto il mite Bondi, (quello dell'ode A Silvio - Vita assaporata; vita preceduta; vita inseguita; vita amata; vita vitale; vita ritrovata; vita splendente; vita disvelata; vita nova. "la cosa che mi ha sempre colpito di più in lui: il suo amore sconfinato per la vita") e il simpatico Belpietro uscire in attacchi sconsiderati come se fossero stati gravemente offesi nella loro dignità personale.
Mi viene in mente una nota di Francesco Piccolo "Adattarsi al Capo", letta qualche giorno fa su l'Unità, che voglio riprodurre:
"Una vera e propria pietà cristiana provo per gli uomini e le donne fedeli a Berlusconi. Quelli che fanno dichiarazioni caustiche, violente e volgari. Quelli che vanno nei dibattiti e urlano più degli interlocutori e li aggrediscono. Quelli che sono costretti in questi giorni difficili a parlare di Noemi e dei genitori di Noemi, quelli che un po' devono insultare Veronica Lario e un po' devono premettere un elogio in quanto moglie di Berlusconi. Quelli che devono spiegare i rapporti con Mills, il criterio delle nomine Rai, cosa vuole dire Berlusconi quando sostiene che il Parlamento è un ingombro.
Tutte le volte che li vedo e li ascolto, danno l'impressione di essere proprio così: arroganti, violenti, sprezzanti delle regole e convinti delle ragioni del Capo. Come se il Capo li avesse scelti dopo una lunga selezione di aggressività. Ma poi ho capito che c'è un'altra possibilità, più terribile: non sono affatto così. Non sarebbero così. Non sono così nella loro vita quotidiana. Ma essendo il loro Capo arrogante violento e sprezzante delle regole, devono adattarsi, essere alla pari o addirittura sopravanzarlo. È l'unico modo per compiacerlo, è l'unico modo per non perdere il posto conquistato. Quindi, lo sforzo che devono produrre ogni volta è sovraumano, oltre i limiti delle possibilità. La violenza che fanno a se stessi per essere così violenti, mi fa davvero stringere il cuore.
Perché degli esseri umani, a prescindere dalla loro capacità, vengono costretti a ridursi in questo stato?"
Questa italietta di mediocri, sempre peggio!
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