Le notizie superano e contraddicono ogni aspettativa: il premier sembra in grado di volgere a proprio vantaggio gli infortuni personali, familiari e politici; nei sondaggi la sua formazione sembra in crescita raccogliendo voti da lavoratori e disoccupati; il PD è dato a metà rispetto al PDL; le veline tagliate dalla lista del PDL recriminano contro Veronica e chiedono risarcimenti; la pupa teme di aver provocato un danno irreparabile al povero papi; presto vedremo sondaggi mirati con la stragrande maggioranza degli italiani schierati dalla parte dell'imperatore e contro le pretese della moglie che "entra a gamba tesa" nella campagna elettorale del dominus.
Riporto da Tecniche del venditore di successo, di Umberto Eco (La Repubblica 2003) - "Il venditore non si preoccupa che voi sentiate l’insieme del suo discorso come coerente, gli interessa che, tra quanto dice, di colpo vi possa interessare un tema, sa che reagirete alla sollecitazione che vi può toccare e che, una volta che vi sarete fissati su quella, avrete dimenticato le altre. Quindi il venditore usa tutti gli argomenti, a catena e a mitraglia, incurante delle contraddizioni in cui può incorrere". E ancora "La tecnica di vendita di Berlusconi è evidentemente di tal genere (vi aumento le pensioni e vi diminuisco le tasse) ma infinitamente più complessa. Egli deve vendere consenso, ma non parla a tu per tu coi propri clienti, come Mendella. Deve fare i conti con l’opinione pubblica anche straniera e con i media (che non sono ancora tutti suoi), e ha scoperto il modo di volgere le critiche di questi soggetti a proprio favore. Pertanto deve fare promesse che, buone, cattive o neutre che appaiano ai suoi sostenitori, si presentino agli occhi dei critici come una provocazione. E deve produrre una provocazione al giorno, tanto meglio se inconcepibile e inaccettabile. Questo gli consente di occupare le prime pagine e le notizie di apertura dei media e di essere sempre al centro dell’attenzione".
Quale migliore opportunità di questi ultimi infortuni pubblici e privati, da manipolare a proprio vantaggio?
"Se non si stesse parlando del Presidente del Consiglio parrebbe di descrivere le vicende di qualche personaggio della commedia all’italiana, interpretato da Ugo Tognazzi o da Renzo Montagnani, con la canzone La notte che son partito, cantata da Jimmy Fontana a far da sottofondo musicale, come nell’edizione cinematografica de Il magnifico cornuto del 1964 diretto da Antonio Pietrangeli, sempre per rimanere in tema". Da "Berlusconi, malattia senza vaccino della nostra democrazia" di Giuseppe D’Urso, giovane insegnante precario da Catania, città in equilibrio finanziario molto precario.
Vedi anche L'allarme di Umberto Eco: dal futurismo e dal fascismo in poi l'Italia è sempre stata un laboratorio
Oggi, dunque, vorrei limitarmi a proporre ai miei lettori l'ascolto attento di questo bel brano di Lucio Dalla, datato ma profetico. (Lo so che lo conoscete, ma asoltatene attentamente il testo e riflettete). La musica e le immagini, poi, aiutano a prendere le distanze dalla disgustosa contingenza.
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