03 ottobre 2013

La plateale sconfitta del Cav. e un'ipotetica, dignitosa via d'uscita

Se Berlusconi fosse uomo di Stato, rispettoso delle istituzione e dell'autonomia dei poteri, avrebbe da tempo lasciato il seggio in senato e favorito un naturale, pacifico avvicendamento nel suo partito. 




La sua clownesca piroetta di ieri in senato lo mostra sfiancato, alle corde, in un angolo; perdente rispetto all'ex delfino senza il quid che vince su tutta la linea. 


Quello che adesso gli rimane da fare seriamente, se fosse in grado di capire, sarebbe di uscire dignitosamente di scena, accettare l'esito dei suoi processi, impegnarsi a mantenere unita la sua creatura politica avviandola a diventare finalmente partito moderato di destra, liberale ed europeo. Così facendo limiterebbe i danni che ha prodotto e favorirebbe la nascita di qualcosa di utile e positivo dalle macerie che ha disseminato ovunque. Ne sarà capace? 

2 commenti:

  1. Scommettiamo che alla fine vincerà lui e non Alfano? prima lo irretisce promettendogli la guida del partito, scongiurata la scissione alla fine ago della bilancia saranno i sondaggi e purtroppo gli elettori del pdl sono robottini berlusconiani.

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  2. Anonimo3.10.13

    Se avesse testa e un po' di etica lascerebbe subito prima che sia obbligato dai suoi ex onorevoli e senatori. Oltre alla rovina dell'Italia ora non e' nemmeno capace di salvare la sua persona. E' la imostrazione dimostrata che e' un incapace.

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