Lo scandalo alla Regione Lazio ci segnala lo squallore a tutti i livelli di una politica che è vissuta ormai come mestiere ben remunerato e non come servizio fornito alla cittadinanza.
Se i signori che siedono ancora in Parlamento - nominati dalle segreterie dei partiti - sull'onda dell'indignazione di un'opinione pubblica imbestialita si degneranno di modificare l'attuale legge elettorale restituendo agli elettori l'indicazione della preferenza, i cittadini potranno scegliere i loro candidati escludendo gli indegni a rappresentarli.
C'è da augurarsi che si riduca il numero degli elettori decisi a disertare le urne perché in tal modo darebbero ai votanti anche la loro delega a rappresentarli.
Mi sembra, infine, positivo l'ingresso in Parlamento di una quota rilevante di neofiti di m5s che, se non altro, avranno un merito: quello di lasciare fuori dal consesso un buon numero di vecchie cariatidi; così come vedo positivamente le primarie vere che si annunciano nell'area di centro-sinistra: produrranno un reale rinnovamento ai vertici di quel partito, in qualunque modo si concludano.
La politica non ha saputo riformarsi, come sarebbe stato auspicabile alla luce dei vergognosi scandali e malefatte denunciati aspramente dall'opinione pubblica.
C'è da augurarsi che siano i cittadini con il loro voto oculato e responsabile a fare il miracolo.
Diversamente rimangono solo i forconi!
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