Dopo solo 7 giorni dal lancio dell'iniziativa, oltre tredicimila persone hanno già sottoscritto l'Appello al Presidente del Consiglio Mario Monti, promosso da Sergio Ulgiati (Università Parthenope, Napoli), Ivan Cicconi (Esperto di infrastrutture e appalti pubblici), Luca Mercalli, (Società Meteorologica Italiana), Marco Ponti (Politecnico di Milano) e sostenuto da 360 Professori, Ricercatori e Professionisti, per un ripensamento del progetto di nuova linea ferroviaria Torino–Lione.
Con le firme che i cittadini stanno aggiungendo all'Appello si chiede che il Presidente del Consiglio riceva i promotori che intendono illustrargli le criticità del progetto e il saldo negativo costi-benefici dello stesso.
Firma anche tu la sottoscrizione al fine di ottenere un serio ripensamento, anche al livello politico e istituzionale, relativamente a fattibilità e sostenibilità dell'opera.
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Ps: non voglio entrare nel merito del problema perché non ne ho le competenze ma solidarizzo con gli abitanti della Val di Susa. La mega-opera che i Valsusini non vogliono assomiglia tanto al Ponte sullo Stretto che, per fortuna, rimarrà soltanto nei costosi progetti e piani esecutivi. (Solo di progetti, burocrazia e trivellazioni è già costato 300 milioni di euro. Esiste ancora una società pubblica che paga stipendi e butta via risorse).
L'Italia avrebbe bisogno, un grande bisogno, di opere di risanamento e manutenzione: le scuole pubbliche e gli ospedali cadono a pezzi; il territorio - da Nord a Sud - è in uno stato di dissesto pauroso; le periferie urbane vivono un degrado insopportabile; le ferrovie e le strade nel Sud del Paese sono in una condizione vergognosa, da 3° mondo.
Qui si potrebbe e dovrebbe investire nell'interesse dei cittadini e guardando al futuro!
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