L'estro di proporre questo argomento ai miei lettori mi è venuto leggendo il bel post di Ilvo Diamanti La community degli individui che parlano da soli sulla sua rubrica Bussole in Repubblica e, quasi contemporaneamente, il testo di Luciano Gianazza Soli in mezzo alla folla su medicinenon.it.
Ilvo Diamanti, da attento e acuto osservatore dei fenomeni sociali qual è, ci mostra con turbamento l'effetto prodotto dagli strumenti delle nuove tecnologie della comunicazione (tablet, portatile, smartphone, micropc, ecc.) che ci consentono di connetterci a distanza, dialogare in chat, accedere a Skype o ai social network mentre stiamo a contatto di gomito con gente in carne e ossa che non riusciamo più neanche a vedere; un fenomeno questo che, fino a qualche tempo fa, rimaneva appannaggio delle giovani generazioni e adesso coinvolge persone di ogni età e ceto. Dovunque sciamano persone che parlano ad alta voce da sole, oppure dialogano con gli altri e con il mondo per sms. Le cuffie alle orecchie, non sentono e non vedono ciò che gli sta intorno.
Più dolente, invece, la riflessione di Luciano Gianazza che in Soli in mezzo alla folla racconta la disperazione derivante dalla condivisione con altri, per lo più sconosciuti, di emozioni profonde, nascoste quando cadono le barriere e si scambiano sensazioni e stati d'animo anche senza parole. Quello che ho realizzato - conclude Gianazza - è che ogni essere umano ha nel profondo di sé questa sofferenza sopra la quale l’individuo costruisce una vita fatta di convenzioni, di comportamenti socialmente accettabili, una vita condotta da una personalità fittizia che fa da scudo all’essenza.
La sofferenza è il risultato del non manifestare pienamente la propria essenza. La società in cui viviamo non lo permette impunemente. La maggior parte degli esseri umani sono come dei gusci chiusi. Non è facile aprire il proprio animo in questa società dove i principi etici sono pressoché scomparsi. Occorre rendere consapevoli le persone per creare una società dove un essere senza guscio non venga colpito, deriso, ingannato. Altrimenti si continuerà ad essere soli in mezzo alla folla.
La sofferenza è il risultato del non manifestare pienamente la propria essenza. La società in cui viviamo non lo permette impunemente. La maggior parte degli esseri umani sono come dei gusci chiusi. Non è facile aprire il proprio animo in questa società dove i principi etici sono pressoché scomparsi. Occorre rendere consapevoli le persone per creare una società dove un essere senza guscio non venga colpito, deriso, ingannato. Altrimenti si continuerà ad essere soli in mezzo alla folla.
La community degli individui che parlano da soli di Ilvo Diamanti
Soli in mezzo alla folla By Luciano Gianazza
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