21 ottobre 2011

Sic transit gloria mundi

Questa locuzione latina, di non ambiguo significato, è stata usata dal nostro per commentare la morte drammatica dell'amico Gheddafi. L'espressione, che deriva dal De Imitatione Christi, invita a riflettere sulla vacuità della reputazione mondana e delle ricchezze materiali e, in ultima analisi, sulla fugacità del tempo che ci è dato da vivere, sulla sua importanza e sull'opportunità di usarlo al meglio, al fine di guadagnarsi un'altra vita, un altro stato. Per dirla con Virgilio, Breve et irreparabile est tempus vitae, sed famam extendere factis hoc virtutis est opus

In bocca al nostro, e riferita al compagno di bagordi e al socio in affari caduto in disgrazia, la citazione latina suona incredibilmente inautentica e insulsa.
A lui che crede ancora di poter modificare il giudizio popolare sugli esiti del suo impegno in politica, cambiando nome al suo partito e facendo un po' di maquillage al suo giocattolo, consiglierei di riflettere seriamente sulla seguente massima: Bonum necessarium extra terminos necessitatis non est bonum.

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