Lui ormai è un tappo sull'Italia ma anche sul suo partito. Se ne rendono conto le opposizioni, i più consapevoli degli alleati ed anche i più capaci di pensiero autonomo nel cosiddetto Popolo delle Libertà.
Se ne accorge anche lui e se avesse un briciolo di senso dello Stato e un pizzico di amore per il proprio Paese, si stapperebbe da sè e renderebbe possibile un rinnovamento della compagine di governo con la formazione di nuove alleanze o il ricorso al popolo sovrano attraverso elezioni anticipate. Questo è ciò che farebbe un uomo di Stato e di governo che avesse a cuore le sorti della nazione. Questo è ciò che lui non farà rimanendo aggrappato, come uno Scilipoti qualsiasi, alla barca che affonda.
Sarebbe bene, allora, che le personalità capaci di autonomia dentro l'alleanza di governo decidessero di sfiduciarlo togliendogli la zattera dei (ir)responsabili e lasciandolo alla deriva prima che ad affondare sia l'Italia.
Questo è quanto il Paese - che non può più attendere - si aspetta per uscire dalle secche e riprendere la navigazione con una rotta ben definita.
Nessun commento:
Posta un commento
Stai per lasciare un commento? Lo leggerò volentieri ma ti chiedo per correttezza di firmarlo. In caso contrario sarò costretto a cestinarlo.
Ti ringrazio, Victor