06 luglio 2011

L'Italia dopo la cura del Caimano. O dell'incredibile faccia di bronzo di chi ci governa.

Quello che segue è un brano di una lettera aperta inviata al sito online Orizzonte Scuola  da una persona di mia conoscenza. 

Voglio dire un sincero “grazie” a tutti quelli che hanno contribuito, Berlusconi, Tremonti, Gelmini e i già citati parlamentari responsabili in testa, i sindacati “gialli” e “rossi”, i parlamentari e i senatori tutti per la loro fattiva partecipazione, per l’ottima riuscita di questo “straordinario progetto fallimentare” costruito, in questi lunghissimi, “meravigliosi ed esaltanti” 10 anni “persi”, dai tanti figli “precari”, dai tanti mariti/mogli “precari” e dalle tante maestre/maestri “precari” che si sono affidati alle vostre leggi, decreti e regolamenti che hanno fatto si che questo “straordinario progetto fallimentare” si realizzasse perfettamente. “Grazie” ".
A proposito di Graduatorie ad esaurimento e di 10 anni "persi"!

Si tratta della lettera disperata di un cittadino - padre e marito  offeso da una politica sciatta e indecorosa - che rimaneva 10 anni fa in Sicilia con i suoi tre figli piccoli mentre la moglie partiva per il Veneto per svolgere la sua funzione di insegnante con incarico a tempo determinato. Che, dopo dieci anni di onesto lavoro al servizio dello Stato e a detrimento dei propri familiari, si ritrova disoccupata perché il decreto per lo sviluppo 13 Maggio 2011 art.9 al comma 18 ha escluso la possibilità di trasformare, per il personale della scuola, i contratti a tempo determinato, anche se reiterati per tre anni ed oltre, in contratti a tempo indeterminato.
Di situazioni di tal fatta e anche più gravi il Paese ne vive a iosa. Voglio citare solo l'orgogliosa lettera di una cittadina qualunque al ministro Rotondi che in un'intervista a Repubblica pochi giorni fa sosteneva di non riuscire quasi più a campare la famiglia, costretto com'è a fare i conti della serva.
 
E la politica - quella che non mette le mani nelle tasche degli italiani - imbastisce una manovra finanziaria che scarica tutto il peso della crisi sulle spalle dei più deboli e di quello che una volta era detto ceto medio, salvaguardando gli interessi delle cricche, delle caste e dei soliti noti. E, come se non bastasse, tra le pieghe della stessa nasconde un codicillo con cui il padrone di Mediaset sospende per sè e per quanti gli somigliano, l’esecutività del risarcimento - prevista per legge dopo l'appello -, rinviandola alla decisione finale della Cassazione.

La norma salva Fininvest, in sostanza, aggiungendo un comma all’articolo 283 e modificando, in parte, l’articolo 373, sospende per l'azienda del Caimano il salasso economico derivante dalla possibile condanna in appello (prevista il 9 luglio) per il lodo Mondadori. 
La norma sarebbe stata pensata dal premier con il guardasigilli Alfano e il deputato e avvocato del premier Niccolò Ghedini. "L'hanno cucinata loro - spiegano fonti del ministero dell'Economia - i cuochi sono da rintracciare da quella parte, pur essendo chiaro che non ha alcuna coerenza con l'oggetto del decreto".  A dar credito a questa fonte, l'autore sarebbe il maestro dei Lodi, oggi Segretario del Pdl per acclamazione plebiscitaria. Quello, insomma, che vuole costruire il partito degli onesti.
Adesso pare che la suddetta norma sia scomparsa dalla manovra ma, sono certo, comparirà da qualche altra parte.
Mentre il Paese affonda, essi trovano il tempo e i modi per continuare a governare e legiferare pro domo sua!
Ma siete giunti alla meta, statene certi. Gli Italiani presto vi presenteranno il conto. E sarà salato!
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA!
Il Testo della manovra consegnato al Quirinale
La ventesima legge ad personam del premier
Norma pro Fininvest, imbarazzo nel governo

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