Il nostro Occidente nello stesso giorno ha esultato per due grandi eventi: la beatificazione di Karol Voityla, che ha richiamato a Roma centinaia di migliaia di fedeli osannanti da tutte le parti del mondo, e l'uccisione di Osama Bin Laden, in un blitz in Pakistan, che ha portato in strada migliaia di americani esultanti di gioia e soddisfazione assieme al loro Presidente.
Il primo, assunto come simbolo del Bene, si è guadagnato l'onore degli altari; l'altro, indicato come il Male assoluto, è finito negli abissi dell'oceano.
Ambedue sono riusciti, con modalità diverse, a catalizzare l'attenzione dei media togliendo spazio e mettendo in un angolo le stesse celebrazioni del 1° Maggio, la guerra in Libia e i balletti di Berlusconi.
Ma la guerra in Libia finirà, i balletti di Berlusconi avranno presto termine mentre la Festa dei lavoratori e le figure di Obama, Osama e Karol avranno ancora a lungo spazio nei giornali e nelle TV perché avranno ancora molto da dire agli uomini del nostro tempo. Questa è la mia sensazione.
La fine dello sceicco del terrore in un ampio resoconto di Repubblica
Il dissenso di Noi Siamo Chiesa sulla beatificazione di papa Wojtyla
Ma la guerra in Libia finirà, i balletti di Berlusconi avranno presto termine mentre la Festa dei lavoratori e le figure di Obama, Osama e Karol avranno ancora a lungo spazio nei giornali e nelle TV perché avranno ancora molto da dire agli uomini del nostro tempo. Questa è la mia sensazione.
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