Venite tutti al bunga bunga! |
Una volta il carnevale rappresentava il rovesciamento della realtà. Re Carnevale, tra lazzi, frizzi e sberleffi assicurava tre giorni di licenza gioiosa contro la serietà e l'ipocrisia dell'ordinario quotidiano.
Oggi, purtroppo, carnevale non fa più ridere perchè consente per pochi giorni di riflettere seriamente sulla realtà diventata farsa durante l'arco dell'anno.
Volete qualche esempio? Ne offro solo alcuni ma chiunque, volendo, può trovarne a iosa.
1. Il tiranno di Tripoli qualche giorno fa ha dichiarato che il popolo lo ama e che lui è la Libia. Prima aveva detto che lui non ha alcun potere e che tutto il potere è nelle mani del popolo.
2. Un ministro italiano, durante una manifestazione in teatro, ha scalciato un giornalista importuno; ha invitato, poi, la sicurezza ad allontanarlo dalla sala sostenendo che fosse l'altro a prendere lui a calci.
3. Un premier di un paese, fanalino di coda fra le nazioni europee, dichiara di essere il miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni e non arrossisce.
4. Un ministro degli interni dello stesso paese in crisi non riesce ad accorpare due scadenze elettorali in un'unica data, fissandole separatamente a 15 giorni di distanza l'una dall'altra, con un dispendio aggiuntivo calcolato in 300 milioni di euro.
5. Qualche giorno prima, lo stesso ministro e altri due della stessa razza avevano votato contro la festività per i 150 anni dell'Unità nazionale, adducendo la scusa del risparmio di denaro.
6. Un premier, di cui non faccio il nome perché siamo a carnevale, impegna incessantemente governo e parlamento del suo paese alla ricerca ossessiva di proposte e progetti di legge al fine di evitare di farsi giudicare per reati più o meno presunti.
7. Lo stesso premier dichiara imperterrito che la scuola pubblica (che, va detto, viene saccheggiata da un ministero guidato da una sua femmina) non va bene perchè gli insegnanti inculcano agli alunni principi contrari a quelli dei genitori degli stessi.
8. Lo stesso premier dichiara imperterrito che la Costituzione, sulla quale ha giurato, non va bene perché bolscevica.
9. Un altro premier di un altro paese (ex bolscevico sia il premier che il paese) vedendo che l'amico premier di cui sopra si trova in palese difficoltà, dichiara che l'amico non si interessa solo di ragazze ma anche di tante cose concrete.
10. Il nostro premier, ai vertici di una democrazia occidentale fra le più avanzate nel mondo, si è vantato (adesso, però, un po' meno visto l'andazzo) di essere amico personale dei peggiori dittatori del mondo.
11. Lo stesso premier, mentre si fa sostenitore dei valori irrinunciabili della famiglia, si costruisce un lupanare in casa dove pratica l'innocente bunga bunga, presenti anche fanciulle minorenni.
12. Una di queste, la più famosa (diventata intanto maggiorenne) partecipa, su invito di un vecchio magnate austriaco e pagata con 40.000 euro, al tradizionale ballo delle esordienti.
13. C'è poi una sottosegretaria, famosa nel mondo, che quando non trova le parole giuste per rispondere (anche se le parole a vanvera non le mancano) mostra il dito medio della mano destra alzato.
14. C'è, infine, un dirigente di una grande azienda che, dopo aver costretto col ricatto la maggioranza dei suoi lavoratori a votare sì ad un contratto capestro, adesso ottenuto il risultato, ha dichiarato di volere ugualmente delocalizzare perché gli torna più conveniente. (tra parentesi, i suoi compensi come AD dell'azienda nel 2010 sono stati intorno a 4 milioni di euro, sufficienti per rinnovare il guardaroba e dismettere quell'arcaico maglione dolcevita).
15. Gli uomini di Chiesa, almeno quelli che la governano, non trovano nel Vangelo che predicano ai poveri cristi le parole e gli esempi per denunciare le malefatte dei potenti.
Quando la realtà è di tal fatta, cosa volete che serva carnevale? Non può farci più sorridere e nemmeno dimenticare per qualche giorno la durezza della vita. Ci costringe, piuttosto, a riflettere seriamente sulla realtà rovesciata cui assistiamo quotidianamente.
Eppure, una prerogativa gli è rimasta: quella dell'abbuffata alimentare ancora in voga.
Una volta ci si rimpinzava nei giorni di carnevale, a fronte della miseria diffusa nel resto dell'anno (almeno tra la gente del popolo) e per affrontare con decenza il lungo periodo di digiuno e astinenza dell'imminente quaresima.
Adesso persiste la vecchia abitudine, ma come contrappeso alle ferree diete che servono a tenere il corpo sempre in linea e, apparentemente, sempre giovane.
Riguardo alle trasgressioni sessuali, non occorre che venga carnevale: il lassismo e l'indecenza sono in vigore tutto l'anno.
POVERO CARNEVALE!
VUOI VEDERE CHE CI INSEGNERÀ LA DECENZA E I BUONI COSTUMI?
Ottima intuizione
RispondiEliminaGrazie, Tina. Il tuo giudizio mi gratifica sempre. Victor
RispondiEliminaMagari fossero scherzi di carnevale: le bufale sulla Libia
RispondiEliminahttp://coriintempesta.altervista.org/blog/magari-fossero-scherzi-di-carnevale-le-bufale-sulla-libia/
E' proprio così, sembra assurdo ma è così.
RispondiEliminaNon riesco a capire come facciano molte persone (troppe)ancora a sostenerlo.
Liliana Gabriele