A Casablanca, in cima alla moschea che può contenere 80.000 fedeli un raggio laser dall'alto del minareto indica la direzione della Mecca e fa da faro per le navi in transito. L'opera monumentale, voluta da Hassan II, noi l'abbiamo visitata pochi giorni fa al termine del ramadan e abbiamo assistito all'uscita di decine di migliaia di fedeli che si riversavano per le strade della città, a piedi, con scooter, macchine, taxi e pullman. Una marea umana intasava tutte le strade adiacenti mentre i bar e i locali pubblici riaprivano dopo la giornata di completo digiuno e astinenza.
Il Marocco è un Paese di grandi contrasti che sorprende il visitatore occidentale: accanto ai suk all'interno delle medine dove colori e odori si mescolano in combinazioni impensabili sorgono grandi alberghi, aree residenziali, negozi europei che espongono le griffe più famose; sull'Atlante e alle sue pendici, accanto a poveri villaggi rurali con casupole costruite di terra e fango impastati con fogliame e calce, dove si vive in modo tradizionale e secondo ritmi naturali, sorge un campus universitario all' americana che accoglie i figli della buona borghesia marocchina in ambienti eleganti, accoglienti, circondati di parchi e giardini avveniristici; zone aride e semidesertiche si avvicendano ad aree verdi, fiorite e curate in un alternarsi di luci e di colori abbaglianti.
Il Paese sta vivendo una fase di grande sviluppo con cantieri aperti e grandi opere avviate un po' ovunque: mentre il governo tende a far rientrare parte della popolazione (2/3 della quale vive nelle grandi città) nelle zone interne meno abitate, le periferie delle metropoli pullulano di grandi opere di urbanizzazione per accogliere servizi e nuove abitazioni. Tutto si svolge sotto la saggia guida di un sovrano illuminato, Mohammed VI, che cerca di conciliare al meglio la tradizione islamica moderata con un autentico desiderio di modernità che i Marocchini mostrano di apprezzare.
Ringrazio Mohammed, la guida marocchina originaria di Tangeri, che ci ha mostrato anche gli aspetti meno accessibili del paese, che ci ha introdotto con competenza alla conoscenza di un mondo tanto lontano e insieme così vicino al nostro.
zioo ben tornati! e grazie per il regalino:)
RispondiEliminapubblica altre foto, sono curiosa!
baci