Oggi 22 giugno, 2° giorno d'estate, sembra autunno inoltrato: tempeste di vento, pioggia e neve sferzano l'Italia dal Nord al Sud, senza tregua. Il cardinale Sepe si rivolge ai suoi fedeli dichiarandosi innocente rispetto alle accuse che gli vengono mosse dalla Procura di Perugia che indaga sugli affari della cricca, ma farebbe meglio a recarsi dai giudici a raccontare la sua verità e, meglio ancora, se rinunciasse alle garanzie che gli fornisce il Concordato; come farebbe bene l'ex ministro Lunardi a rinunciare al tribunale dei ministri rivolgendosi alla magistratura ordinaria.
Fini ha dichiarato che la Padania non esiste se non nella mente turbata dei leghisti, e ha sollevato un vespaio tra i Calderoli di turno che lo accusano di fare filosofia. Oggi è anche il giorno d'inizio degli esami di maturità con gli studenti più alle prese con i siti che anticipano il contenuto delle tracce delle prove scritte che con una seria revisione del programma svolto.
Ma la data coincide anche con il referendum degli operai FIAT di Pomigliano che vanno a votare con l'alternativa: o rinunciare al posto di lavoro o accettare le condizioni-capestro imposte dall'azienda che stravolgono il contratto, lo statuto dei lavoratori e la stessa carta costituzionale. Lippi, dopo due prove deludenti, ha dichiarato che il nostro mondiale comincia solo ora. Il capo dello Stato ha, invece, invitato il parlamento a dare priorità assoluta alla manovra finanziaria per evitare che altre questioni assai controverse, come la legge sulle intercettazioni, possano rendere il clima incandescente; questa uscita del presidente ha sorpreso negativamente il premier.
Ma presto, vedrete, tornerà il sereno: il caldo estivo, prima o dopo, avrà il sopravvento sul maltempo; il cardinale Sepe si deciderà a presentarsi ai giudici dichiarando tutta la sua innocenza; i leghisti (quelli che potranno) prenderanno la via del mare e per qualche settimana si concilieranno con il Sud; i maturandi scriveranno le loro quattro frottole per riempire i fogli bianchi e rimarranno in attesa che la ministra comunichi i dati che abbasseranno la percentuale dei maturati come segno che la scuola è diventata più seria; gli operai di Pomigliano manterranno il posto di lavoro mettendo una croce sui diritti acquisiti in decenni di lotte, con soddisfazione del ministro (socialista?) Sacconi; il presidente andrà a riposare a Castelporziano per ritemprarsi; la manovra, sfigurata nei suoi contenuti portanti, passerà ma senza mettere le mani nelle tasche degli italiani, solo i piedi; i campioni del mondo torneranno dal Sudafrica con le pive nel sacco ma potranno anch'essi raggiungere le spiagge dorate.
Noi, invece, stringeremo la cinghia fino allo spasimo. GRAZIE ITALIA!
Nessun commento:
Posta un commento
Stai per lasciare un commento? Lo leggerò volentieri ma ti chiedo per correttezza di firmarlo. In caso contrario sarò costretto a cestinarlo.
Ti ringrazio, Victor