... in foto e in video.
A un anno dal terremoto, la città de L'Aquila si stringe attorno ai propri cari per ricordare tutti coloro che hanno perso la vita nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009.
Nel capoluogo abruzzese, a partire dalle ore 22, i cittadini sono scesi per strada con fiaccolate partite da quattro quartieri della città e convergenti in piazza Duomo. Qui, alle 3:32, ora della disastrosa scossa, sono stati letti i nomi di tutte le vittime. Poi la messa nella basilica di Collemaggio.
In questo giorno di lutto e dolore anche la rete si è attivata a sostegno della popolazione abruzzese.
Nelle prime ore della mattina, infatti, erano già oltre 20.000 le adesioni al gruppo di Facebook "Una candela per L'Aquila" che invitava tutti ad accendere la luce di una stanza della propria casa in ricordo delle vittime.
Sono innumerevoli i gruppi nati sul social network a sostegno della popolazione. La piazza virtuale, sin da quel 6 aprile, si è stretta attorno agli abruzzesi, ed è proprio da Facebook che è partita l'idea di scendere in piazza con carriole e chiavi, per riaprire la città. L'iniziativa è stata promossa dagli organizzatori del gruppo "Quelli che a L'Aquila alle 3:32 non ridevano" nato all'indomani della pubblicazione delle intercettazioni di due imprenditori che durante la tragedia pensavano agli affari che avrebbero concluso grazie agli appalti per la ricostruzione. Tra le iniziative in Rete, anche il monumento virtuale per le vittime del sisma.
Le immagini sotto mostrano alcuni scorci della città, dai quali si può rilevare che tutto è rimasto come la notte di un anno fa.
Nel capoluogo abruzzese, a partire dalle ore 22, i cittadini sono scesi per strada con fiaccolate partite da quattro quartieri della città e convergenti in piazza Duomo. Qui, alle 3:32, ora della disastrosa scossa, sono stati letti i nomi di tutte le vittime. Poi la messa nella basilica di Collemaggio.
In questo giorno di lutto e dolore anche la rete si è attivata a sostegno della popolazione abruzzese.
Nelle prime ore della mattina, infatti, erano già oltre 20.000 le adesioni al gruppo di Facebook "Una candela per L'Aquila" che invitava tutti ad accendere la luce di una stanza della propria casa in ricordo delle vittime.
Sono innumerevoli i gruppi nati sul social network a sostegno della popolazione. La piazza virtuale, sin da quel 6 aprile, si è stretta attorno agli abruzzesi, ed è proprio da Facebook che è partita l'idea di scendere in piazza con carriole e chiavi, per riaprire la città. L'iniziativa è stata promossa dagli organizzatori del gruppo "Quelli che a L'Aquila alle 3:32 non ridevano" nato all'indomani della pubblicazione delle intercettazioni di due imprenditori che durante la tragedia pensavano agli affari che avrebbero concluso grazie agli appalti per la ricostruzione. Tra le iniziative in Rete, anche il monumento virtuale per le vittime del sisma.
Le immagini sotto mostrano alcuni scorci della città, dai quali si può rilevare che tutto è rimasto come la notte di un anno fa.
25.000 fiaccole sfilano in silenzio nella notte di L'Aquila
Il Presidio della Memoria - L'Aquila, 6 marzo 2010
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