Le mie riflessioni di oggi sono rivolte a tutti quei cittadini che, stanchi, delusi, amareggiati, sfiduciati, hanno deciso di non andare a votare; a quelli che da sempre disertano le urne perchè non hanno qualcuno che li convochi o perchè hanno deciso che, comunque, non cambia nulla. Dico a tutti costoro, e sono milioni, che oggi e domani è bene che facciano pesare anche il loro voto dentro l'urna.
Qualcuno ha voluto deliberatamente "intorbidare l'acqua" per trasformare questo turno elettorale amministrativo in un'ennesima prova di forza: pro o contro. Ha occupato 'militarmente' tutti gli spazi disponibili nel servizio pubblico e ha trasformato i suoi media privati in macchine da guerra con lo scopo di lanciare messaggi eversivi contro le istituzioni dello Stato repubblicano nato dalla Resistenza e trasformare gli avversari politici in nemici del "buon governo". E poi ha avuto l'ardire di dire che non gli hanno permesso di parlare dei suoi 'grandi successi' ottenuti. Ha impedito, deliberatamente, che la campagna elettorale venisse mantenuta nei normali limiti di una democratica competizione fra partiti, gruppi, e programmi che si confrontano per garantire una corretta gestione di comuni, province, regioni. E tutto questo per la paura che il risultato complessivo potesse risultare deludente per il "partito del fare" al governo. Ha approfittato della sua particolare condizione di forza per agitare le acque e spingere i suoi elettori delusi ad andare al voto come alla guerra.
Ecco perchè oggi, come non mai, conta il voto dei delusi di sempre, il voto degli onesti, di quelli che rispettano le leggi anche quando non sembrano fatte nel loro interesse, di quelli che pagano le tasse perchè è un dovere e non solo perchè non hanno il modo di evaderle, di quelli che non parcheggiano in seconda e in terza fila e cercano un parcheggio regolare dentro le strisce, di quelli che col rosso si fermano al semaforo e aspettano il loro turno, di quelli che il turno lo fanno sempre, dovunque, senza cercare comode scorciatoie, di quanti sperano che possa tornare presto nel nostro Paese un "clima più normale"; ma specialmente di quanti non sperano più che questo possa avvenire e non credono di potersi attendere più nulla di buono.
A tutti questi cittadini nauseati e annichiliti mi rivolgo, perchè facciano lo sforzo di infilare la loro scheda nell'urna e farla pesare.
Non andare a votare significherebbe rinunciare ad ogni e qualsiasi possibilità di cambiamento, significherebbe consentire a qualcuno di appropriarsi anche del nostro nonvoto, significherebbe avallare questo stato di cose diventato insopportabile. Non è impossibile cercare di esprimere un voto utile per una politica più sana, non è impossibile individuare i candidati che possano portare nelle amministrazioni locali una ventata di pulizia nel rispetto delle regole. E non si abbia paura di dare un voto a chi apparentemente sembra destinato ad uscire sconfitto dalle urne: è a posteriori, dalla somma dei voti, che si costruisce il risultato e non dai sondaggi.
Non credo che si sia nella situazione diffusa di non potere scegliere l'uomo o il partito cui affidare un voto positivo; al limite, dopo aver fatto lo sforzo di recarsi al seggio, meglio contare le schede bianche e nulle che un numero crescente di non votanti per dispetto.
ALLORA BUON VOTO A TUTTI COLORO CHE VOGLIONO IMPEGNARSI A COSTRUIRE UN FUTURO MIGLIORE
A loro dedico questi versi di Konstantinos Kavafis, tratti da Itaca
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
nè nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
nè nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
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